COMUNICATO STAMPA di Paola Cimarelli.
PROGRAMMA DI VALORIZZAZIONE AMBIENTALE DELL’AREA DI VALLEREMITA
Gli interventi sul territorio nel periodo 2012-2020
con un investimento complessivo di 7,85 milioni e il coinvolgimento di 100 occupati
Una ricchezza naturalistica di un territorio montano unico, che offre l’opportunità di consolidare l’occupazione nel settore ambientale e forestale del territorio e che è un fattore di eccellenza della strategia di sviluppo del turismo dell’area.
E’ puntando su questi elementi che si svolge il programma di valorizzazione ambientale dell'area di Valleremita 2012-2020 di Fabriano (An), attuato dalla Saf Esino Frasassi, la società pubblico-privata costituita dall'omonima Comunità Montana e dalla cooperazione forestale, che opera nel settore ambientale realizzando progetti e interventi per la tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio naturale, di concerto con gli attori economici ed istituzionali del territorio, Regione Marche, Provincia di Ancona, Comunità Montana Esino Frasassi. Il progetto è stato presentato a Fabriano, nella sede della Comunità, alla presenza del Presidente dell’ente montano Fabrizio Giuliani, del direttore tecnico SAF Francesco Leporoni, di Padre Ferdinando Campana, Responsabile dell’Eremo di Santa Maria di Val di Sasso e di Adriano Cardogna, presidente VI Commissione Politiche Comunitarie nell’Assemblea Regionale.
Si tratta di opere finalizzate alla riqualificazione ambientale e alla messa in sicurezza del territorio, in grado di consolidare l'occupazione e creare posti di lavoro a vantaggio delle comunità residenti, in un'area caratterizzata da elevato pregio naturalistico e colpita, come tutto il comprensorio locale, da una profonda sofferenza socio-economica dovuta alla crisi del comparto manifatturiero e industriale.
Il programma di interventi della Saf prevede un investimento complessivo di 7,85 milioni di euro, con risorse di Ue, nazionali, Regione Marche, in grado di occupare 100 persone.
Fra le azioni già concluse dalla Saf nell’area di Valleremita, nel triennio 2012-2014, ci sono gli interventi selvicolturali di prevenzione degli incendi boschivi, gli interventi forestali non produttivi finalizzati all’incremento della biodiversità e il corso di formazione di silvicoltura e ingegneria naturalistica. Nel 2014, sono continuate le azioni di selvicoltura per la prevenzione degli incendi boschivi ed è in corso la manutenzione dell’area del Demanio forestale regionale.
“Il progetto è un’autentica valorizzazione del territorio – ha ricordato il presidente della Comunità Montana Esino Frasassi Fabrizio Giuliani - con numerosi interventi nel segno dell’unica opera pubblica di cui ha reale necessità il Paese: la difesa idrogeologica dei siti”. La vastità degli interventi “tiene conto degli aspetti, turistici, ambientali, enogastronomici e, non ultimo, spirituali di cui dispone il nostro meraviglioso territorio”.
“I progetti da realizzare nel periodo 2014-2018 – ha spiegato Francesco Leporoni , Direttore Tecnico SAF- riguarderanno la riqualificazione ambientale del fosso Valleremita e una grande azione: il Progetto Appennino, che prevede interventi forestali, opere di recupero dei dissesti e manutenzione dei corsi d’acqua”.
Sul territorio sono da programmare, inoltre, due ulteriori interventi: “la riforestazione del monte Orgitore, che rientra fra le opere di compensazione per la realizzazione della terza corsia autostrada A14, e l’ambizioso progetto integrato di valorizzazione territoriale “Terra dei Fioretti”.
Proprio su quest’ultimo aspetto si è soffermato Padre Ferdinando Campana che ha ricordato come “I Fioretti di San Francesco rappresentino un elemento fondamentale della letteratura religiosa e cristiana, e come le Marche siano, non solo terra d’elezione per il francescanesimo, ma anche terra di abbazie. Un’eventuale valorizzazione di quelle che insistono nell’area di Valle Eremita rappresenterebbe un’operazione insieme culturale e spirituale”.
Presente all’incontro anche Adriano Cardogna, presidente della VI Commissione Politiche Comunitarie dell’Assemblea Regionale. Per Cardogna “le Comunità Montane e poi le Unioni dei Comuni Montani, rappresentano un elemento identitario indispensabile per avviare e portare a termine progetti di valorizzazione come quello che interessa Valleremita di Fabriano”.