“Le grotte di Frasassi devono diventare patrimonio mondiale dell’ Unesco”. L’onorevole Ermete Realacci, il presidente della VIII Commissione ambiente, territorio e lavori Pubblici della Camera, in visita, l'altro ieri, a Genga non riesce a nascondere il suo entusiasma. E’ conquistato dal paesaggio geologico e dal patrimonio storico-monumentale del paese. I suoi ciceroni non sono niente di meno che i fratelli Maurizio e Mauro Bolognini quelli che, 44 anni fa, sfidarono il buio e svelarono le meraviglie del monte di Frasassi. “Tutte le condizioni ci sono – spiega al sindaco Giuseppe Medardoni ed al Generale Filiberto Cecchi, il presidente del Consorzio – e il complesso ha tutte le caratteristiche fisiche, biologiche e geologiche per rientrare nei siti di patrimonio naturale mondiali”. Un parere che ha il suo peso. Lui che ha guidato, fin dai primi anni, Legambiente e la trasformò nell’associazione ambientalista più diffusa e radicata del bel Paese. E poi se si aggiunge che il consorzio Frasassi è membro del forum degli associazioni di Symbola, la fondazione che Realacci presiede. Il feeling si completa. E’ la prova che Genga crede in quell’originale movimento culturale sulle qualità italiane, nato nel 2005, in cui tradizione, territorio, innovazione tecnologica, ricerca, design si fondono per sviluppare la soft economy. Un’economia capace di coniugare competitività e valorizzazione del capitale umano, crescita economica e rispetto dell’ambiente e dei diritti umani, produttività e coesione sociale. Poi, la conquista diventa totale con il semplice dato di fatto che Genga è un piccolo comune e si sa che il presidente della VIII Commissione crede nelle piccole realtà perché “ non sono pezzi di nostalgia da accompagnare verso l’eutanasia ma prototipo di un Italia che può contrastare la crisi consapevole delle proprie forze e che investe nei propri talenti purché abbina tradizioni all’innovazione”. Leggere banda larga. Ed in anteprima il presidente Cecchi annuncia che le grotte avranno il wi-fi interno per consentire selfie con luce fredda. Perché di promozione dopo tutto si vive.
Veronique Angeletti