CREDITO: CONFIDICOOP MARCHE E CONFIDI ANCONA UNITI
Oltre 109 milioni il volume di garanzie alle pmi dalla fusione per incorporazione
Mariani, creiamo un soggetto unitario, forte e dinamico di riferimento per imprese e banche
Pieralisi, l’unione fa la forza
Un’unione per rafforzare l’offerta dei confidi alle imprese delle Marche. E’ quella che nasce dalla fusione per incorporazione, appena siglata, di Confidi Ancona, Confidi di riferimento di Confindustria Ancona, in Confidicoop Marche. L’operazione valorizza e consolida il sostegno dell’attività di garanzia a favore degli associati di Confidi Ancona e di Confidicoop Marche nel settore industriale e si affianca a quello da sempre rivolto a tutti i soci dei diversi settori dell’economia regionale raggiungendo così un volume di garanzie complessivo, al 30 settembre, superiore a 109 milioni a cui corrispondono 290 milioni di investimento, con operazioni a favore dei 2.280 soci totali.
“Con questa unione, il mondo imprenditoriale e il sistema bancario beneficeranno di un soggetto unitario, forte, solido e dinamico – commenta Graziano Mariani, presidente di Confidicoop Marche - intersettorialità, sostenibilità e prossimità al territorio e alle reali esigenze delle piccole e medie imprese socie, sono le parole chiave che hanno guidato il progetto di fusione e guideranno il percorso post-fusione. Il valore aggiunto di questo progetto consiste nel consolidamento, a livello strategico, dell’intervento di Confidicoop nel settore industriale, la cui presenza si è rafforzata, negli ultimi anni, anche grazie alla precedente costituzione della Rete per la gestione del Fondo Por-Fesr Marche e all’accordo di controgaranzia con gli stessi confidi aderenti alla rete, tra cui Confidi Ancona”.
Per Lanfranco Marsigliani, direttore di Confidicoop Marche, “l’aggregazione con Confidi Ancona, uno dei Confidi più rappresentativi per il settore industria nelle Marche, è un’azione privilegiata per soddisfare l’esigenza di mantenere adeguati requisiti quali-quantitativi richiesti dalla Banca d’Italia che, nel mese di Luglio 2016, ha iscritto Confidicoop Marche nel nuovo Albo degli Intermediari finanziari Vigilati di cui all'art. 106 del TUB-Testo Unico Bancario. Avviamo così una politica di aggregazione con altri operatori di minore dimensione per consolidare e superare nel tempo l’obiettivo dei 150 milioni del volume di attività finanziaria.
Per Gennaro Pieralisi, già presidente di Confidi Ancona, “la fusione con Confidicoop Marche è stato l’atto finale di uno dei più antichi Confidi di Italia. Forse il più antico ancora in vita. E’ stato un Confidi che è nato e cresciuto con i soli contributi provenienti dagli imprenditori soci e non soci e, in misura molto ridotta, da contributi provenienti dalla Camera di Commercio: questi ultimi venivano erogati alla fine di ogni anno e singolarmente agli imprenditori e riconosciuti come abbattimento dei tassi di interessi (a quel tempo erano attorno al 20%). Lo slogan di Confidi era: “Ogni imprenditore aiuta il suo concorrente”. Negli ultimi anni, a causa della lunga crisi economica, abbiamo assistito al deterioramento dell’intero sistema finanziario e, in particolare nel nostro territorio, alla crisi ormai nota della Banca delle Marche; tutto ciò ha avuto effetti anche sul nostro Confidi. Nonostante ciò il Confidi Ancona ha potuto operare con tranquillità fin dal 1973, anno di nascita sotto la mia presidenza. Comunque il patrimonio del Confidi Ancona, frutto delle commissioni sulle operazioni, non è riuscito a mantenere inalterata la possibilità operativa data la crisi finanziaria ed economica che ha coinvolto la nostra provincia. Abbiamo tentato, al fine di iniziare una forma di collaborazione con la creazione della Rete Confidi Marche; poi, alla fine, si è deciso di imboccare la strada più logica e fruttuosa. Con la fusione abbiamo tutti insieme, secondo il vecchio detto che “l’unione fa la forza”, dato vita ad uno strumento più solido che ora si presenta di grandi dimensioni e, auspichiamone, con un roseo futuro. Vorrei, infine, ringraziare tutti i soci che hanno reso possibile la cose, tutti i consiglieri e i sindaci che mi hanno accompagnato per tanti anni, i collaboratori passati e presenti e, l’Associazione degli Industriali di Ancona per il supporto dato".