ACI PESCA E FEDERPESCA MARCHE: SERVE STRATEGIA DI RILANCIO PER IL SETTORE
A Roma il 9 marzo manifestazione nazionale
I nostri pescatori soffrono per il peso di un'eccessiva burocrazia e di sanzioni insostenibili
Una strategia di rilancio e maggiore attenzione per un settore centrale dell'economia regionale e nazionale. E' quello che chiedono l'Alleanza delle Cooperative Italiane Pesca, che comprende Agci Pesca, Federcoopesca, Legacoop Pesca, e Federpesca che hanno organizzato una manifestazione a Roma il prossimo 9 marzo, nel Palazzo della Cooperazione, a cui parteciperà anche una delegazione marchigiana.
“Le imprese di pesca soffrono da sempre per il peso di un'eccessiva burocrazia che regola il settore – affermano i responsabili regionali Elio Brutti, Agci Pesca, Giuseppe Micucci, Federcoopesca, Simone Cecchettini, Legacoop Pesca, e Federico Bigoni, Federpesca -, legata anche alla difficoltosa applicazione dei regolamenti europei, che toglie tempo e risorse che potrebbero essere meglio impiegati nell'attività imprenditoriale”. A questi ostacoli quotidiani, sottolineano i rappresentanti della pesca marchigiana, “si aggiunge l'inasprimento delle sanzioni, regolate dalla legge 154 del 2016, con multe che possono arrivare a 150 mila euro, chiaramente non sostenibili per qualsiasi azienda che abbia le caratteristiche delle nostre cooperative e imprese di pesca”.
Aziende che, ogni anno, si trovano a fare i conti con i ritardi dei pagamenti delle indennità per il fermo pesca biologico come la Cigs per gli imbarcati. “Per quest'ultima – affermano Agci Pesca, Federcoopesca, Lega Pesca, Federpesca delle Marche -, una boccata di ossigeno è appena arrivata per l'annualità del 2016 con il decreto Milleproroghe ma il disagio che il settore della pesca registra ogni giorno è crescente. Per questo, come associazioni di categoria delle cooperative di pesca e armatoriali, abbiamo deciso di organizzare questa manifestazione nazionale, per confrontarci su quelli che sono i problemi di questo settore, su quello che è necessario continuare a fare per essere a fianco delle imprese e cooperative dei pescatori ma soprattutto per farlo capire ai nostri referenti istituzionali e ai cittadini”.
Fra le questioni aperte anche le problematiche delle draghe, della piccola pesca, dei piani di gestione per le imbarcazioni dello strascico, la tracciabilità e i controlli nei mercati e nella commercializzazione, l'acquacoltura e l'importanza della ricerca scientifica per questo settore.
A Roma il 9 marzo manifestazione nazionale
I nostri pescatori soffrono per il peso di un'eccessiva burocrazia e di sanzioni insostenibili
Una strategia di rilancio e maggiore attenzione per un settore centrale dell'economia regionale e nazionale. E' quello che chiedono l'Alleanza delle Cooperative Italiane Pesca, che comprende Agci Pesca, Federcoopesca, Legacoop Pesca, e Federpesca che hanno organizzato una manifestazione a Roma il prossimo 9 marzo, nel Palazzo della Cooperazione, a cui parteciperà anche una delegazione marchigiana.
“Le imprese di pesca soffrono da sempre per il peso di un'eccessiva burocrazia che regola il settore – affermano i responsabili regionali Elio Brutti, Agci Pesca, Giuseppe Micucci, Federcoopesca, Simone Cecchettini, Legacoop Pesca, e Federico Bigoni, Federpesca -, legata anche alla difficoltosa applicazione dei regolamenti europei, che toglie tempo e risorse che potrebbero essere meglio impiegati nell'attività imprenditoriale”. A questi ostacoli quotidiani, sottolineano i rappresentanti della pesca marchigiana, “si aggiunge l'inasprimento delle sanzioni, regolate dalla legge 154 del 2016, con multe che possono arrivare a 150 mila euro, chiaramente non sostenibili per qualsiasi azienda che abbia le caratteristiche delle nostre cooperative e imprese di pesca”.
Aziende che, ogni anno, si trovano a fare i conti con i ritardi dei pagamenti delle indennità per il fermo pesca biologico come la Cigs per gli imbarcati. “Per quest'ultima – affermano Agci Pesca, Federcoopesca, Lega Pesca, Federpesca delle Marche -, una boccata di ossigeno è appena arrivata per l'annualità del 2016 con il decreto Milleproroghe ma il disagio che il settore della pesca registra ogni giorno è crescente. Per questo, come associazioni di categoria delle cooperative di pesca e armatoriali, abbiamo deciso di organizzare questa manifestazione nazionale, per confrontarci su quelli che sono i problemi di questo settore, su quello che è necessario continuare a fare per essere a fianco delle imprese e cooperative dei pescatori ma soprattutto per farlo capire ai nostri referenti istituzionali e ai cittadini”.
Fra le questioni aperte anche le problematiche delle draghe, della piccola pesca, dei piani di gestione per le imbarcazioni dello strascico, la tracciabilità e i controlli nei mercati e nella commercializzazione, l'acquacoltura e l'importanza della ricerca scientifica per questo settore.