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mercoledì 11 novembre 2020

Quel tragico 11 novembre 2013.

 Una data non molto lontana che non può essere dimenticata. Un evento eccezionale che ha sconvolto in maniera negativa il nostro territorio. Una piena mai successa prima che ha provocato gravi danni e la distruzione di una opera fondamentale, la Passarella di Gattuccio. Ha resistito per moltissimi anni, forse dal tempo di guerra, che collegava le due sponde del Fiume Esino, ovvero, la Frazione di Gattuccio con Genga Stazione. Utile per gli operai e gli studenti di allora per raggiungere la Stazione Ferroviaria o la scuola. Era meta anche di turisti che venivano a Genga per le Grotte di Frasassi,  Serviva anche per fare  delle belle passeggiate, direzione San Vittore. Milioni di metri cubi d'acqua, una forza incredibile, tanto da sgretolare i piloni e far cedere interamente la Passarella. 7 anni, non molti sono trascorsi. Nessuno, fino ad oggi si è degnato di avanzare proposte per la sua ricostruzione. Pensate che il Consorzio Frasassi aveva staziato 50.000 euro per la sua ricostruzione. Sarebbero stati sufficienti? Almeno ci potevano provare, ma tutto tacque. Mi ricordo benissimo. Battei io la delibera per l'esecuzione dell'opera. Dove sono finiti questi soldi? Nel borsellino di qualcuno? Non lo so, nessuno lo sa. Fatto sta che non è stato mosso un dito o avanzata qualche proposta. Un passaggio pedonale sarebbe veramente utile ed indispensabile, Attualmente per raggiungere Gattuccio bisogna fare un km. a piedi, in una strada pericolosa causa passaggio di macchine e camion causa deviazione per la costruzione della strada a 4 corsie. Quanto dovremo aspettare? Per raggiungere Gattuccio dobbiamo gettarci nel fiume? Non possiamo volare o saltare. Non ci rimane altro che rivolgersi con la preghiera a qualche Santo, magari a San Martino. Per fortuna che Lui non c'entra niente. Concludo questo Speciale con alcuni versi di una mia canzone: Questa è la Pinara, amici mia, goccia dopo goccia vene giù, tutto quanto, tutto porta via, questa è la Pinera amici mia, tutto quanto tutto se ne va. Aumenta la portata, tutto quanto porta via, tutto quanto, tutto se ne va. (Gilberto Gattucci- Centro Stampa Genga "Mario Ciampaglia).



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